LA DISFONIA NEL PAZIENTE ANZIANO

Quando si parla dei disturbi comunicativi dell’anziano, la disfonia (vale a dire un deficit legato alla voce) e l’afonia (assenza/scomparsa della stessa) sono ancora oggi problemi molto disinteressati.

Disfonia ed afonia, infatti, vengono subordinati ad altre problematiche sicuramente prioritarie, che in comorbilità a queste patologie, le aggravano e le rendono più complesse da trattare.

Questo dilemma raggiunge l’apice della complessità quando il paziente geriatrico è istituzionalizzato, e perciò le risorse riabilitative sono contingentate, ed anche nel pieno della propria capacità, sono giustamente tenute a rispettare una gerarchia vitale nella scelta dei disordini da trattare.

Tuttavia, nell’ottica di un accudimento a 360°, ed una mission riabilitativa a tutto tondo, essa non va trascurata, poiché dal punto di vista qualitativo e comunicativo, può compromettere la qualità della vita del paziente e la prevenzione della sua alienazione, prognostica alla depressione ed all’accelerarsi del processo involutivo.
Alla pari del paziente giovane, un training di recupero ben strutturato può condurre a risultati sorprendenti