Il mal di schiena in Italia
L’Indagine ISTAT sullo stato di salute in Italia segnala che l’8,2% della popolazione ha riferito nel 1999 di essere affetto da lombosciatalgia.
Il DM del Ministero del lavoro 27/04/2004 include l’ernia del disco e lombalgia tra le patologie professionali da segnalare al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL
La diagnosi corretta di questa patologia diventa quindi essenziale per poter procedere con l’opzione terapeutica migliore.
I metodi di diagnosi
Le metodologie diagnostiche si possono raggruppare genericamente in tre grandi macroaree:
- Raccolta dei dati anamnestici
- Esame obiettivo con test clinici
- Diagnostica per immagini e strumentale
La raccolta dei dati anamnestici
Le linee guida sul mal di schiena (leggi anche Mal di schiena e sciatalgia: diagnosi e cura della patologia degenerativa lombare) concordano sull’importanza fondamentale della storia clinica per identificare i semafori rossi in presenza dei quali è indicata l’effettuazione di esami strumentali:
- Deficit neurologico progressivo
- sindrome della cauda equina
- sospetto di malattie sistemiche, infiammatorie, neoplastiche o infettive
- traumi recenti
- assunzione protratta di cortisonici
- età < di 20 e > di 55, rafforza l’urgenza
Test clinici
Lo Stiramento radicolare è un esame molto utilizzato per valutare lo stato del paziente affetto da lomboscatalgia. Esistono due principali manovre:
- MANOVRA DI LASEGUE o sollevamento della gamba a ginocchio esteso,positivo in caso di compressione sulle radici L5-S1
- MANOVRA DI WASSERMAN positiva in caso di compressione L2,L3, L4, ma anche in neuropatia femorale diabetica o di ematoma del muscolo psoas
L’esame Muscolare parte dal presupposto che L’innervazione di ogni singolo muscolo dipende prevalentemente da una radice spinale.
La validità muscolare è precisata secondo la scala adottata dalle American and British Academy of Orthopaedics Surgeons.
Questa è la scala dei risultati possibili:
- 0 assenza contrazione
- 1 assenza movimento articolare
- 2 movimento articolare a gravità eliminata
- 3 movimento contro gravità
- 4 movimento contro gravità ed una certa resistenza
- 5 movimento completo contro gravità e resistenza
L’esame dei Riflessi si basa sul presupposto che una radicolopatia causa la riduzione o l’abolizione del corrispondente riflesso per compromissione della branca afferente o efferente dell’arco di tale riflesso. Ma Il riflesso può essere “iper-reattivo” in caso di radicolopatia acuta.
Si parla in particolare di:
- Sindrome Radicolare L3
- DOLORE faccia anteriore della coscia
- DEFICIT SENSITIVO faccia anteromediale ginocchio
- deficit MUSCOLARE adduttori e quadricipite
- RIFLESSO rotuleo indebolito
- Sindrome Radicolare L4
- DOLORE faccia anteromediale coscia, ginocchio e gamba
- SENSITIVO faccia mediale gamba e caviglia
- deficit MUSCOLARE quadricipite e tibiale anteriore
- RIFLESSO rotuleo alterato
- Sindrome Radicolare L5
- DOLORE faccia posteriore coscia e laterale gamba
- SENSITIVO faccia anteroesterna della gamba e parte mediale del dorso e pianta del piede
- MUSCOLARE deficit EPA (estensore proprio dell’alluce), ECD (E. comune delle dita), Peronieri
- Sindrome Radicolare S1
- DOLORE faccia posteriore coscia e gamba
- SENSITIVO faccia posteriore gamba, tallone bordo esterno piede, ultime due dita
- deficit MUSCOLARE flessori ginocchio
- RIFLESSI deficit achilleo e medio plantare
Diagnostica strumentale
Considerando l’alta frequenza di ernie discali asintomatiche e la possibile regressione di ernie sintomatiche, è opportuno attendere almeno 4-6 settimane dall’insorgenza dei sintomi in assenza di semafori rossi, prima di effettuare gli esami di diagnostica per immagini.
I principali esami strumentali sono:
Radiografia della colonna
- Non raccomandata come esame di routine nel primo mese di sintomatologia.
- Indicata per ottenere informazioni sulla presenza di patologie spinali congenite (vizi di differenziazione, spina bifida, spondilolistesi) o traumatiche.
- Necessaria per una corretta pianificazione chirurgica
TAC e Risonanza Magnetica
Sono due tecnologie sostanzialmente sovrapponibili in termini di sensibilita’, specificita’ e accuratezza diagnostica. La RMN è preferibile per lo studio dei tessuti molli, inoltre non sottopone il paziente a radiazioni ionizzanti.
Non sono però raccomandate nel corso del primo mese di sintomatologia in assenza di semafori rossi.
La Risonanza Magnetica
- Non eroga radiazioni ionizzanti
- Valutazione anatomica multiplanare
- Miglior visualizzazione dei tessuti molli e alterazioni del tessuto osseo spongioso
- Evidenzia eventuali patologie intradurali
La TAC
- Sequenziale o spirale multidetettore
- Migliore rappresentazione delle strutture osteo/cartilaginee e migliore valutazione del canale rachideo
È importante sottolineare come la sovradiagnosi e le indagini eseguite troppo precocemente potrebbero portare a indicazioni inappropriate al trattamento chirurgico in casi destinati a risolversi spontaneamente.
Inoltre i preconcetti associati con l’informazione contenuta nei referti delle indagini strumentali possono indurre nelle persone un senso di malattia.
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Nella seconda parte viene invece trattato l’approccio terapeutico, sia conservativo che chirurgico, e sono citati alcuni studi a supporto di tali diverse strategie.
Crediti Ecm
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